Le azioni di recupero credito costituiscono una parte estremamente importante dell’attività di gestione del credito di un’impresa.
Il recupero crediti consiste nell’insieme di attività svolte da un soggetto chiamato creditore cioè colui che vanta un diritto di credito nei confronti di un altro individuo denominato debitore. Questa attività ha come scopo quello di ottenere il pagamento della somma a cui il creditore ha diritto. Il procedimento di recupero dei crediti si divide in due distinte fasi: la prima è quella stragiudiziale, in questa fase preliminare il creditore mette in mora il debitore intimandolo a pagare attraverso lettera raccomandata senza, però, intentare alcun tipo di azione. All’interno della lettera il creditore deve indicare la somma da pagare e il termine di dieci giorni entro cui il debitore dovrà adempiere.
La seconda fase è detta giudiziale e si ha nell’ipotesi in cui il tentativo effettuato dal creditore in via stragiudiziale non abbia avuto successo. In questa fase si può esperire un’azione di recupero crediti. L’azione può essere promossa nell’ipotesi in cui un privato o un’imprenditore vanti, per i più vari motivi, nei confronti di un terzo un diritto di credito non soddisfatto e mira appunto al soddisfacimento dello stesso.
Il recupero di crediti rappresenta un’attività di tipo professionale che in quanto tale può essere svolta solo da soggetti esperti abilitati.
La prima fase ovvero quella stragiudiziale può essere svolta da società che detengono la licenza, la seconda fase (cioè quella giudiziale) deve invece essere compiuta da Avvocati iscritti all’albo unici legittimati allo svolgimento di questa seconda parte dell’attività di recupero crediti (compreso eventuale pignoramento di beni).
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