Problemi con le fondamenta di un edificio? Non disperare. Oggi ci sono sistemi innovativi e davvero ben collaudati, che ti permettono di dormire sonni tranquilli. Ad esempio il Green pile SP690. Questa tecnologia ti permette di rimediare al cedimento delle fondazioni, consolidando ed eventualmente sollevando le strutture che risentono del cedimento stesso.

I cedimenti oggi sono molto comuni e la loro frequenza negli anni sta aumentando. E quando si verifica un cedimento, si creano crepe  e lesioni nei muri, che rappresentano quindi il primo sintomo di ciò che sta avvenendo sotto e/o intorno a noi.

In cosa consiste il Green pile?

Il Green pile consiste nella realizzazione di sottofondazioni profonde, con un basso livello di invasività. Inoltre Green Pile è rispettoso dell’ambiente.

Può essere applicato alle strutture di cemento armato come basamenti, edifici, platee e strutture varie per risollevarle senza alcun necessità di effettuare scavi, movimentazioni di terreno e demolizioni. 

Ecco i principali utilizzi:

• consolidamento di fondazioni: su cemento armato di qualunque tipo, anche in edifici di nuova costruzione che sorgono in terreni con caratteristiche scadenti
• consolidamento edifici esistenti: in caso di lesioni o a causa del degrado dei terreni di fondazione
• consolidamento di pavimentazioni industriali: per sopportare meglio il carico di macchinari e strutture interne molto pesanti

In pratica si realizza un micropalo in acciaio, che può essere precaricato durante i lavori, arrivando fino alla portata che è stata richiesta dal progettista. L’acciaio è S355 certificato e non precedendo la rullatura nella sua lavorazione, se ne evita il logoramento: in questo modo si mantengono tutte le caratteristiche di resistenza alla flessione. 

Le caratteristiche dei lavori effettuati con l’utilizzo della tecnologia Green Pile sono sempre:

• nessun danno
• zero polvere, anche negli interni
• zero rumore
• invasività minima, non servono scavi e/o demolizioni
• velocità e solidità dell’intervento
• costi e spazi di lavoro ridotti