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Concorsi pubblici: cosa sono e come si svolgono

I concorsi pubblici sono la modalità attraverso cui lo stato cerca del personale competente per i posti di lavoro disponibili nelle pubbliche amministrazioni. Facendo un passo indietro, le pubbliche amministrazioni sono degli enti di carattere pubblico gestiti dallo stato e possono essere: istituzioni educative, aziende o camere di commercio e in generale enti di livello nazionale regionale o locale.

Affinché si possa ottenere un incarico in una di queste pubbliche amministrazioni è fondamentale sostenere delle specifiche prove che sono valutate da una apposita commissione. Solitamente analoghi concorsi sono incentrati su analoghe materie e quindi è possibile prendere parte a più concorsi nello stesso momento. I concorsi attivi vengono indicati nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica qui infatti si possono trovare bandi ufficiali di concorso.

I bandi sono di fondamentale importanza quando si intende sostenere un concorso perché permettono di preparare la domanda di ammissione. Il bando specifica i requisiti le modalità di esame e in generale fornisce tutte le informazioni necessarie per quello specifico concorso.

Per quanto riguarda i requisiti, ex art 2 del d.P.R del 1994 per poter accedere a posti di lavoro nelle p.a. serve essere in possesso di determinate caratteristiche generali (come detto prima spesso specificate anche nei singoli bandi):

  • prima di tutto la cittadinanza italiana;
  • avere compiuto 18 anni di età e dunque essere maggiorenni;
  • godere dei rispettivi diritti politici;
  • essere in possesso del titolo di studio richiesto dal bando di interesse.

E’ il bando, poi, che determina le modalità per presentare la domanda nonché i termini per la presentazione della stessa che devono necessariamente essere rispettati. I soggetti che fanno richiesta sono informati circa 15 giorni prima rispetto all’inizio delle prove di esame. Nel bando di riferimento verranno specificati anche i criteri utilizzati per la valutazione e gli elaborati saranno resi pubblici in modo da poter consultare liberamente l’ente banditore.

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